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Legionella linee guida studio Dott. Mascellani
Le poltrone odontoiatriche dello studio Mascellani sono state recentemente cambiante e adottano i più moderni meccanismi di controllo automatico per le infezioni crociate che possono avvenire nel circuito idrico. Nello specifico si riportano le linee guida studio Dott. Mascellani
La malattia è un'infezione polmonare causata da 50 specie diverse di legionella legata agli aerosol e le nebulizzazioni dell'acqua, un batterio il cui habitat è rappresentato da circuiti idrici con ristagno d'acqua. «In ambito odontoiatrico», «sono in particolare le linee idriche del riunito - e quindi gli spray erogati dai manipoli/strumenti rotanti quali turbine e contrangoli - a rappresentare la potenziale fonte di contaminazione. Tuttavia, il rischio di acquisizione della malattia dipende dal grado d'intensità dell'esposizione rappresentato dalla quantità di legionella: non è sufficiente che la legionella sia presente nell'aereosol, ma è determinante la carica infettante e la virulenza dei singoli ceppi, così come il tempo di esposizione (quindi la durata dell'intervento). I riuniti del dentista sono da tempo provvisti di sistemi di disinfezione dei circuiti idrici che correttamente utilizzati consentono ai nostri pazienti di sottoporsi in tutta tranquillità alle cure odontoiatriche». Gli interventi riconosciuti validi nella riduzione del rischio di trasmissione della legionella, così come suggeriscono le linee guida e le norme di igiene, sono la prevenzione della contaminazione della linea idrica del riunito e la disinfezione chimica atta a ridurre \a carica batterica presente nei circuito. «La prevenzione della contaminazione prevede due sistemi», i dispositivi antireflusso che sono da molto tempo uno standard che tutti i costruttori rispettano in ottemperanza a una specifica norma e che prevengono la retrocontaminazione; l'utilizzo di serbatoi "a boccia", per alimentare il circuito idrico del riunito, non collegati in rete, da riempire con acqua distillata e clorata».
La disinfezione chimica per la riduzione della carica batterica, invece, prevede l'utilizzo corretto del dispositivo di disinfezione applicato al circuito idrico del riunito. «Bisogna seguire le istruzioni d'uso del fabbricante», «anche in relazione a qualità -quantità- concentrazione del disinfettante. Lo stesso sistema «a bocce» utilizzato per la prevenzione, diventa un sistema di disinfezione iperclorando l'acqua distillata o utilizzando, quando indicato, il disinfettante previsto dal costruttore». A questo punto, è consigliabile compiere un'analisi microbiologica periodica ogni 4 MESI, aggiornando il DVR, cioè il documento per la valutazione dei rischi, così da rendere valido il protocollo utilizzato».
Anche in caso di positività alla legionella, ci sono soluzioni adeguate e spesso meno complicate di quanto si pensi. «Dare prova è ciò che ci permette di essere conformi a quanto richiesto dalla legge 81/08 e di respingere richieste, non giustificate», dice Balsano, «che pur rifacendosi ad alcune linee guida non tengono conto del rapporto costo/beneficio in relazione al livello di rischio». Il riunito collegato, per praticità, alla rete idrica è esposto al rischio di contaminazione "anterograda" proveniente dall'acqua di rete. «In questo caso», «addolcire l'acqua in quanto il calcare rappresenta un ricettacolo per la carica batterica in generale e per la legionella. In ogni caso il classico addolcitore provvisto di filtro a valle dell'ingresso della rete idrica è un presidio di buona norma per la longevità di impianti e strumenti, nonchè per il controllo della carica batterica». Per questo abbiamo eliminato il depuratore Culligan.
Eliminare Vacqua stagnante a monte del cordone, facendo scorrere Yacqua per 20/30 secondi prima di ogni intervento, diventa molto importante. «è una semplice azione che consente di eliminare i microrganismi in fase planctonica», dice l'esperto che suggerisce anche un'altra attenzione. «In caso di soggetti a rischio, forti fumatori con patologia sistemica, pregressa patologia polmonare, immunodepressi, è sempre possibile, anche in considerazione di un potenziale inquinamento dovuto ad altri microrganismi, procedere alle cure utilizzando acqua sterile, analogamente a quanto si fa in implantologia e chirurgia orale».
tags: ALL,
La malattia è un'infezione polmonare causata da 50 specie diverse di legionella legata agli aerosol e le nebulizzazioni dell'acqua, un batterio il cui habitat è rappresentato da circuiti idrici con ristagno d'acqua. «In ambito odontoiatrico», «sono in particolare le linee idriche del riunito - e quindi gli spray erogati dai manipoli/strumenti rotanti quali turbine e contrangoli - a rappresentare la potenziale fonte di contaminazione. Tuttavia, il rischio di acquisizione della malattia dipende dal grado d'intensità dell'esposizione rappresentato dalla quantità di legionella: non è sufficiente che la legionella sia presente nell'aereosol, ma è determinante la carica infettante e la virulenza dei singoli ceppi, così come il tempo di esposizione (quindi la durata dell'intervento). I riuniti del dentista sono da tempo provvisti di sistemi di disinfezione dei circuiti idrici che correttamente utilizzati consentono ai nostri pazienti di sottoporsi in tutta tranquillità alle cure odontoiatriche». Gli interventi riconosciuti validi nella riduzione del rischio di trasmissione della legionella, così come suggeriscono le linee guida e le norme di igiene, sono la prevenzione della contaminazione della linea idrica del riunito e la disinfezione chimica atta a ridurre \a carica batterica presente nei circuito. «La prevenzione della contaminazione prevede due sistemi», i dispositivi antireflusso che sono da molto tempo uno standard che tutti i costruttori rispettano in ottemperanza a una specifica norma e che prevengono la retrocontaminazione; l'utilizzo di serbatoi "a boccia", per alimentare il circuito idrico del riunito, non collegati in rete, da riempire con acqua distillata e clorata».
La disinfezione chimica per la riduzione della carica batterica, invece, prevede l'utilizzo corretto del dispositivo di disinfezione applicato al circuito idrico del riunito. «Bisogna seguire le istruzioni d'uso del fabbricante», «anche in relazione a qualità -quantità- concentrazione del disinfettante. Lo stesso sistema «a bocce» utilizzato per la prevenzione, diventa un sistema di disinfezione iperclorando l'acqua distillata o utilizzando, quando indicato, il disinfettante previsto dal costruttore». A questo punto, è consigliabile compiere un'analisi microbiologica periodica ogni 4 MESI, aggiornando il DVR, cioè il documento per la valutazione dei rischi, così da rendere valido il protocollo utilizzato».
Anche in caso di positività alla legionella, ci sono soluzioni adeguate e spesso meno complicate di quanto si pensi. «Dare prova è ciò che ci permette di essere conformi a quanto richiesto dalla legge 81/08 e di respingere richieste, non giustificate», dice Balsano, «che pur rifacendosi ad alcune linee guida non tengono conto del rapporto costo/beneficio in relazione al livello di rischio». Il riunito collegato, per praticità, alla rete idrica è esposto al rischio di contaminazione "anterograda" proveniente dall'acqua di rete. «In questo caso», «addolcire l'acqua in quanto il calcare rappresenta un ricettacolo per la carica batterica in generale e per la legionella. In ogni caso il classico addolcitore provvisto di filtro a valle dell'ingresso della rete idrica è un presidio di buona norma per la longevità di impianti e strumenti, nonchè per il controllo della carica batterica». Per questo abbiamo eliminato il depuratore Culligan.
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Via Aldighieri, 7 - 44121 - Ferrara
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© 2025 SAVERIO MASCELLANI
ODONTOIATRA & PROTESISTA DENTALE
Partita Iva 01164900381 - Iscrizione Albo Odontoiatri di Ferrara n.176
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Autorizzazione dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Ferrara
Prot. 817/4.1.2/bb del 6 marzo 2008
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